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Yoshikawa Kentarō

Yoshikawa sensei

G. Robson

Yoshikawa Kentarô sensei nacque il 13 settembre 1921 (10° anno di Taishō) a Shiba-Atago, Shitamachi, Tōkyō (oggi Minato-ku, Tōkyō). Frequentò l’ex Kyôbashi Commercial School (ora Tokyo Metropolitan Shiba Commercial High School) e, poiché il suo scopo nella vita era diventare un Togishi, intraprese un rigoroso addestramento da suo padre, Tsunejirō sensei nella tradizione  famigliare delle tecniche di politura vecchio stile poi perfezionate con lo stesso insegnante di suo padre: il famoso maestro dell’era Taishō, Ishikawa Shûhachi. In questo modo avanzò notevolmente le sue tecniche diventando noto  a tutti come il numero uno nel vecchio stile di Togishi.  Le caratteristiche di questo stile sono simili a quelle del sashikomi in quanto il jigane è evidenziato e la forma dell’hamon è seguita esattamente ma senza renderlo eccessivamente brillante con un forte hadori.

Durante il 49° anno di Shōwa (1974), successe al padre come responsabile delle spade di proprietà dell’Agenzia della Casa Imperiale, per la quale si occupò anche di varie funzioni.  Attraverso gli sforzi di padre (Tsunejirō sensei) e figlio (Kentarō sensei) le due generazioni per oltre 70 anni svolsero il servizio straordinariamente meritorio di mantenere in ottime condizioni sia le preziose, innumerevoli e famose spade della collezione imperiale, sia quelle delle ex famiglie daimyô e del Seikadō Bunko Art Museum. In particolare, la stretta relazione di Kentaro con la collezione Owari Tokugawa è dimostrata dal libro scritto nel 1960: Reimei-kai Meitô Zuroku [黎明会名刀図録] (Registro illustrato delle famose spade della Fondazione Reimei)

Dal 1999, è stato il responsabile del mantenimento delle collezioni dello Shōsō-in (il deposito imperiale sul terreno di Tōdai-ji a Nara costruito nel 756 che contiene 8.932 tesori dell’epoca dell’imperatore Shōmu (701-756).  Soprattutto al Seikadō Bunko Art Museum, era incaricato di pianificare, esporre e tenere conferenze nella famosa mostra di spade che si svolgeva annualmente a primavera.  Nel 1997 ha scritto Cento Meitō selezionate dalla collezione Seikadō (Seikadō Meitō Hyaku-sen [静嘉堂名刀百選]). 

Contribuendo a promuoverne l’interesse si è sforzato di tutelare in modo permanente la Nihonto come patrimonio culturale del suo paese.

Nel 1954, insieme a vari colleghi anziani, contribuì a far rivivere le tradizioni del  Nihon Tôken Hozon Kai e nel 1965 successe a Kondô Kakudô (1886-1965) come terzo direttore permanente dell’ organizzazione.   Gestendola con enorme energia scrisse numerosi articoli sul “Tôken to Rekishi” tra cui le “Relazioni sui lignaggi principali delle scuole” e il “Kantei Corner”.

Le sue ricerche hanno guidato quelle degli altri membri. Ha inoltre organizzato convegni nazionali e  internazionali di vario tipo  divulgando preziose informazioni sulla spada giapponese.

Kentarô sensei ha tenuto gli incontri mensili di studio della spada a Tokyo nella sezione chiamata “Chinpin to Kessaku” (opere rare e capolavori) dedicandosi a specifiche scuole che generalmente collegava ad un evento.

La sua energia e il suo entusiasmo nel promuovere la conoscenza della spada giapponese erano incredibili.  Yoshikawa Kentarô sensei è morto il 24 giugno, l’undicesimo anno di Heisei, 1999. Come studente non dimenticherò mai la sua generosità e il rigoroso addestramento  datomi nel kantei.  Quando morì, il mondo della spada non perse solo una biblioteca, ma un’intera università. Non vedremo mai più un’altro come lui.

Gordon Robson, un giorno di buon auspicio nell’ottavo mese del secondo anno di Reiwa.


Yoshikawa Kentarō Sensei dal mio punto di vista

Moses Becerra

Ho avuto la fortuna di poter studiare la politura della spada con Yoshikawa Kentaro sensei nei suoi ultimi anni.  Ho iniziato ad andare in Giappone in giovane età per cominciare con un politore di medio livello: Okazaki sensei a Tokyo quando avevo circa 17 anni.  Sono anche stato un appassionato studente di Kendo dall’età di 16 anni. Tutti i miei legami con il  mondo del restauro della spada giapponese sono dovuti al Kendo.  In effetti, ho potuto incontrare Yoshikawa sensei perché era un amico dei miei insegnanti Kan sensei e Ebihara sensei al Ken Zen Dojo di New York.  Mi hanno presentato Yoshikawa sensei e ho potuto imparare da lui.

Vorrei raccontare alcune storie e fornire una descrizione e alcune idee sull’uomo che ha cambiato la mia vita.

Dal mio punto di vista, il sensei mi sembrava una persona tranquilla, onesta e gentile con un profondo amore verso la conoscenza della Nihontō.  Ma allo stesso tempo era una persona molto forte che aveva forti convinzioni.  Quando parlava, gli dedicavo tutta la mia attenzione, non solo perché lo rispettavo come insegnante, ma anche come leader.  Da quello che ho potuto vedere, gli piaceva la vita e la sua famiglia.  Era il capo della sua famiglia e la sua famiglia lo ascoltava.  Ha sempre dato loro una guida da ciò che mi è stato detto dalle mie conversazioni private con suo figlio Eiichi Yoshikawa.  Ho imparato molto quando ho studiato con lui.  Mi ha insegnato a guardare una spada in qualsiasi condizione e non solo a mettere una spada sulla pietra.  Infatti in una delle prime valutazioni al mio lavoro disse che capivo come polire le spade.  Uno dei motivi per quel commento era che non avevo lasciato graffi profondi.  Le linee e le superfici erano il più pulite possibile e senza avvallamenti sulla lama.  Tuttavia, le sue parole successive per me furono: “ora lascia che ti insegni come dovrebbe essere una spada giapponese”.  Mi ha lasciato pensare, e non ero davvero sicuro di cosa mi stesse dicendo, ma il giorno dopo ha iniziato a spiegarmi alcuni dettagli molto importanti, e questi erano dettagli che Okazaki sensei non mi aveva insegnato.  Non avevo imparato questi dettagli, non perché il mio precedente insegnante non volesse insegnarmeli, ma perché la raffinatezza e la conoscenza degli occhi di Yoshikawa Sensei erano maggiori di quelle del mio ex insegnante.  Questo è diventato evidente per me molto rapidamente.  La differenza tra un lucidatore di spade di classe media e un lucidatore di spade di alta classe non è solo nelle  tecniche.  Da quanto mi ha spiegato il sensei, quello che sai fare si sviluppa o emerge da come vedi una spada e da cosa vuoi creare attraverso il tuo lavoro.  La visione di Yoshikawa era diversa dagli altri politori che avevo incontrato in precedenza e dagli amici che poliscono oggi.  Quello che ho capito dalle sue lezioni non era che mi avrebbe insegnato le tecniche, ma che mi avrebbe insegnato a vedere correttamente una spada.  Questo ha mostrato la profondità della sua personalità e del suo carattere, e chi era ai miei occhi.  Lo ricordo ancora come fosse ieri.  Quando mi sono presentato al lavoro a casa sua, il sensei stava già lavorando da solo.  Guardarlo lucidare una spada era come guardare un pianista suonare il suo pianoforte.  So che sembra banale, ma è vero.  Quando lavoravo a casa sua, ricordo di aver passato la maggior parte della giornata nella sua stanza dei tatami sfogliando libri, studiando spade e scrivendo articoli.  Ho lavorato con suo figlio e il suo studente Terukazu-san.  Sensei veniva di tanto in tanto con istruzioni e per valutare il lavoro che stavamo facendo tutti.  Questi sono alcuni dei miei ricordi più belli di lui.

Era molto paziente e si è preso il tempo di insegnarmi.  Ci sono state anche alcune cose che ho imparato su Sensei quando ho parlato con sua moglie Sachiko.  Ci portava degli snack quando facevamo una pausa, e le piaceva parlare con me e raccontarmi storie su Sensei.  Una delle storie che ricordo che Sachiko-san mi raccontò molti anni fa era che Yoshikawa sensei lavorava per la Marina come direttore o istruttore nel reparto di politura delle spade.  Sachiko-san mi ha detto che di tanto in tanto aveva nostalgia di casa e chiedeva il permesso di raccogliere le pietre che servivano per il reparto. Con un sorriso disse che usava quella scusa ma voleva solo vederla e passare un po’ di tempo a casa.  Quella era la parte umana di lui che molte persone non conoscevano o non vedevano. A un certo punto della sua vita gli è stato diagnosticato un cancro. Era terminale e lui lo sapeva, ma nel suo modo stoico non lo disse alla sua famiglia fino alla fine.  Non voleva far preoccupare nessuno e si  prese il fardello da solo.  Forse alcune delle cose che sto ripetendo ora erano private e non erano pensate per nessuno tranne me in quel momento.  Tuttavia, penso che queste cose su Yoshikawa sensei non debbano essere dimenticate.  All’inizio ricordo di averlo aiutato in alcuni degli shinsa che si tenevano negli Stati Uniti.  In seguito quando fui incaricato di gestire alcuni shinsa potei osservare il sensei valutare le spade. In un’occasione fu sottoposto un gendai-to e un membro della squadra shinsa  commentò che un gendai-to poteva essere introdotto solo se il fabbro era morto, e non aveva modo di sapere se questo fabbro fosse ancora in vita o no.  Con calma, il sensei disse: “era un mio amico ed è morto”, e non furono sollevate ulteriori domande.  Questo è il modo in cui vedevo lo shinsa: Yoshikawa sensei aveva l’ultima parola quando si trattava di passare o valutare le spade.  

Ancora oggi le sue carte sono molto apprezzate.  Da quello che ho capito, NTHK era più vecchio di NBTHK e dopo la guerra Yoshikawa sensei si unì ad altri sotto la bandiera NBTHK.  Dopo alcuni anni, si dimise e riavviò la NTHK originale.  I dettagli che sto ricordando potrebbero non essere corretti al cento per cento, ma è l’idea generale di ciò che ho capito da come lui me lo disse.  Yoshikawa proveniva dalla vecchia scuola di periti e la sua morte fu una grande perdita per il mondo delle spade.  Come molti sanno, le spade Yasukuni sono molto famose e ho imparato molto su di esse da Sensei e suo figlio.  Visitava continuamente il santuario e conosceva personalmente i fabbri.  Ricordo ancora quando alcune spade Yasukuni non passarono lo shinsa.  La gente era scontenta e gli  chiesi di questo. Ha poi spiegato i dettagli della lavorazione che ha visto nelle spade.  Conosceva personalmente gli autori di quelle spade, quindi poteva facilmente identificare un falso, e ci sono molti falsi Yasukuni.  Al Sensei piacque molto viaggiare e incontrare nuove persone, soprattutto stranieri.  Sebbene molti lo vedano come un famoso politore di spade e custode della collezione imperiale, è anche ricordato come un uomo di famiglia buono e rispettabile.  Veniva da un background da samurai e il suo comportamento e la sua condotta erano quelli di un moderno samurai per me.  Ho molti bei ricordi e storie che potrebbero riempire un piccolo libro del tempo trascorso lavorando e visitando la famiglia Yoshikawa.  Vorrei concludere dicendo che è stata un’esperienza meravigliosa e un onore studiare con Yoshikawa sensei e poter intravedere l’uomo Kentarō Yoshikawa.

M. Becerra