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Yoshindo Yoshihara sensei: SAMURAI – Passato e Presente

Nel 2020 è ricorso il 30esimo anniversario dell’Associazione I.N.T.K. (Itaria Nihon Tōken Kyōkai – Associazione Italiana per la Spada Giapponese), fondata a Bologna nel 1990 dal compianto Alberto Roatti, Stefano Verrina e Pierangelo Battù, con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale.

Per l’occasione avremmo voluto organizzare alcune iniziative speciali, ma date le circostanze queste   sono state rimandate a date future.

Cogliamo l’occasione per rievocare il più importante evento mai organizzato dalla I.N.T.K. e annunciarvi che il 21 maggio ore 21.30 terremo una prémiere su YouTube, con il documentario di quanto realizzato da Yoshindo Yoshihara sensei in quell’occasione.

Per accedere al documentario:

In concomitanza dei campionati mondiali di Kendō a Novara, con l’importante collaborazione della CIK (Confederazione Italiana Kendō) e sotto il patrocinio del comune di Novara, la nostra Associazione I.N.T.K. ha organizzato il più importante evento inerente la Tōken Bijutsu – lama d’arte giapponese – mai presentato prima in Europa.

Da sabato 5 maggio fino a domenica 27 maggio 2012 venne allestita una mostra che presentava quasi 50 lame provenienti dalle collezioni dei nostri soci, esposte in teche realizzate per l’occasione e accompagnate da antiche armature e preziosi finimenti.  L’esposizione era ospitata nel Palazzo dell’Arengo, all’interno del Broletto di Novara, un edificio del XIII secolo nel centro della città.

La mostra era così composta: 16 lame del periodo Kotō (fino al 1596), 16 dello Shintō (1596-1781), 8 Shinshintō (1781-1876) e 8 Gendaitō. Inoltre erano presenti 4 lame realizzate dal maestro Yoshindo Yoshihara, tesoro vivente della prefettura di Tōkyō e uno dei massimi esponenti tutt’ora attivi dell’arte della forgiatura della spada.

Infine alcuni kabuto (elmi) ed armature d’epoca di pregio completavano il percorso espositivo.

Nel fine settimana tra il 19 e il 21 maggio, nell’ambientazione di eccezione del cortile di pietra medioevale dello stesso Palazzo del Broletto, abbiamo ammirato il maestro Yoshihara condurre, per la prima volta in Occidente, una dimostrazione di forgiatura di una katana partendo dal sunnobe, preparato precedentemente nella sua fucina in Giappone. Ha mostrato le fasi di allungamento della lama e la definizione di tutti i piani. Infine il lunedì, su un’altra katana preparata nel suo laboratorio, è andato a porre le argille refrattarie (tsuchioki) disegnando l’hamon per poi, al calar della sera, realizzare la tempra differenziata (yakiire): un momento emozionante e di estremo interesse per tutto il pubblico.

Questi tre giorni sono stati accompagnati dalle voci narranti del Professor Leon Kapp (molti di voi lo conoscono per i suoi libri scritti assieme al maestro Yoshihara) e Tommaso Toschi (appassionato praticante e socio I.N.T.K.).

In modo complementare agli altri eventi, il Professor Kapp, Naoki Karita (giovane talentuoso togishi che ha studiato prima sotto suo padre Naoji e poi per 10 anni con il rinomato Fujishiro Okisato sensei) e il nostro segretario e politore di fiducia Massimo Rossi, hanno tenuto dimostrazioni di togi, restauro e affilatura tradizionale delle spade giapponesi.

Durante i weekend della manifestazione Vittorio Donazan, Simone di Franco e Renato Martinetti, membri della nostra Associazione, hanno organizzato visite guidate alla mostra e raccontato curiosità e aneddoti legati ai pezzi esposti.

* * *

Partendo da ciò che è stato organizzato, e per cercare di trarne in qualche modo ispirazione per realizzare una nuova manifestazione, il titolo “SAMURAI, tra passato e presente” rappresenta il punto di partenza per alcune domande rivolte alle figure chiave che resero possibile l’evento e all’attuale Presidente della I.N.T.K. Gianluca Venier.

D: Francesco Marinelli

Riuscire ad organizzare un evento così importante deve essere stato complesso sotto molti aspetti. Il tuo lavoro, Stefano, assieme alla connessione tra la CIK e la I.N.T.K. ha permesso tutto ciò; ma sicuramente la persona che dobbiamo ringraziare maggiormente è Yoshindo Yoshihara sensei, per la volontà di trasmettere un’arte antica e per la sua amicizia. Ci potresti raccontare com’è nata l’idea di organizzare questo evento e qual è stata l’impressione del maestro quando gli avete proposto la dimostrazione?

R: Stefano Verrina

Grazie Francesco, la tua domanda avrà bisogno di una risposta un po’ lunga.

Tutto nacque sei anni prima del 2012, quando fu designata l’Italia come sede per i Campionati Mondiali di Kendō. Essendo un campionato che si svolge ogni 3 anni in un continente diverso, in Europa si svolge solo ogni 9 anni. Questa designazione ha immediatamente acceso in me l’idea di creare un evento degno di memoria, allestire una Mostra di Spade con dimostrazioni correlate.

Ovviamente la CIK (Confederazione Italiana Kendō) è stata immediatamente d’accordo, visto anche il grande successo del precedente evento svoltosi a Bologna in occasione dei Campionati Europei di Kendō nel 2001.

Quindi all’inizio mi sono confrontato con Alberto Roatti e Massimo Rossi su come potesse svolgersi l’evento; stabilite le linee guida, si doveva solo individuare la sede e trovare gli spazi adeguati per l’evento.

Ora, una mostra è di per sé un evento importante: ma noi volevamo di più. Per cui ho iniziato a proporre al M° Yoshindo Yoshihara un’eventuale dimostrazione da parte sua, ovviamente incontrandolo a Tōkyō come sempre. Il fatto che io fossi anche fra i 4 organizzatori del Campionato Mondiale di Kendō l’ha tranquillizzato.

Molti erano gli aspetti da affrontare ma ci lasciammo con l’accordo di risentirci non appena la sede fosse stata individuata.

Nel 2009 fu designata Novara come luogo deputato all’Evento.

Dal quel momento affrontammo gli innumerevoli aspetti pratici. Prima di tutto fu necessario confrontarsi con l’Amministrazione locale, il Comune di Novara e la Regione Piemonte che sposarono subito l’idea accettando che l’evento culturale fosse non un mero evento marginale, ma un punto focale di tutta la Manifestazione. Questo era importante perché Sport e Cultura devono sempre andare insieme, ma soprattutto in questa maniera era possibile reperire i fondi necessari a finanziare questi eventi, per ottenere il successo dell’iniziativa. La fortuna di far parte degli organizzatori mi ha permesso di pianificare in maniera ottimale la tempistica: considerando che i campionati si svolgono in 4 giornate, le rappresentative arrivano mediamente 7/10 giorni prima dell’evento, per cui era fondamentale, avendo in Novara più di 1000 praticanti da tutto il mondo appassionati di Giappone, offrire delle specifiche opportunità culturali. Era fondamentale che i due eventi non si sovrapponessero, per cui il weekend precedente ai Campionati si organizzò la dimostrazione del Maestro.

A questo punto rividi il M° YY, e sottoposi l’evento nella sua interezza. Yoshindo fu così felice che decise di darci la possibilità di fare un evento unico, mai fatto prima fuori dal Giappone: ovvero l’allungamento per realizzare il sunnobe e lo yakiire.

Una volta incassato il “si” definitivo del maestro, rientrato in Italia iniziò il lavoro vero e proprio che fu suddiviso in diversi step. La location (contenitore espositivo) doveva essere una struttura museale con determinate caratteristiche di sicurezza, che la Pubblica Sicurezza richiede per esposizioni come queste. Ma occorreva anche uno spazio adatto per poter fare una forgia in tutta sicurezza, vetrine per l’esposizione, catalogo, eventi correlati. E, soprattutto, si doveva individuare e stabilire chi e cosa doveva fare.

Un lavoro che ha occupato diverse persone per lungo tempo, sia membri dell‘I.N.T.K. che membri CIK. Potrei dilungarmi per giorni nella narrazione di quello che è stato il lavoro monumentale per realizzare tutto ciò. Ma annoierei il lettore per cui voglio solo ringraziare tutti gli Amici, che hanno reso possibile questa unica e irripetibile, dal compianto Alberto, a Massimo, ad Augusto, a Vittorio, a Renato, a Corrado, ad Andrea e Simone, a Vincenzo e Tommaso, a Giuseppe, Francesca, Daniele, a… e a tutti i Soci I.N.T.K. prestatori delle loro opere ed in Ultimo ma non Ultimi alla CIK (Dirigenza ed organizzatori) Mauro, Matteo, Enrico, Danielle, Gianfranco… che ha subito sposato questo progetto facendolo divenire un tutt’uno con il Campionato Mondiale.

D: Francesco Marinelli

Anche a livello di logistica deve essere stata una grande sfida. Ci potresti raccontare, Massimo, come avete fatto a procurarvi tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento del lavoro del Maestro?

R: Massimo Rossi

L’organizzazione fu impegnativa soprattutto nella preparazione di tutto il materiale necessario per la realizzazione dell’evento; avevamo già affrontato una cosa simile per il Museo Nazionale del Bargello a Firenze nel 2006, ma questo richiedeva ulteriori attrezzature.

Era necessaria la costruzione del fuigo, cioè il mantice tradizionale giapponese in legno, con stantuffo. E poi  l’incudine e la vasca per lo yakiire.

In quel periodo era presente nella nostra Associazione il membro giapponese Tetsuya Honda, che studiava liuteria a Cremona, il quale si procurò i disegni per la costruzione del fuigo e lo realizzò.

L’incudine lo costruii io, con le caratteristiche che richiedeva il maestro Yoshihara; avendo a disposizione le macchine utensili, lo realizzai con acciaio particolare e la tempra giusta.

Costruii pure la vasca in legno per lo yakiire.  Anche il carbone fu difficile reperire, in quanto per la tempra della lama ci vuole esclusivamente carbone dolce di pino. Lo trovammo solo in Giappone, per questo mi rivolsi a Namikawa Takehiko, il quale mi aiutò a farlo arrivare in Italia.

Insomma, non fu facile mettere tutto insieme, ma alla fine andò tutto bene, con la soddisfazione di tutti i collaboratori, e soprattutto con i complimenti di Yoshindo Yoshihara sensei.

D: Francesco Marinelli

“SAMURAI, tra passato e presente” quali sono le nuove sfide e gli obiettivi che vi state prefissando per il futuro dell’associazione?

R: Gianluca Venier

Eventi come la mostra di Novara sono estremamente preziosi poiché contribuiscono a svelare come la spada giapponese non sia solo un “attrezzo per guerrieri”. Nel corso di mille anni di sviluppo, la Tōken ha coinvolto profondamente la storia, la cultura e la società del Giappone, mettendo a confronto artigiani, committenti, commercianti, artisti, filosofi, esteti, etc. conquistandosi sin dagli esordi l’appellativo di “spada d’arte”. Gli spunti e gli stimoli conoscitivi ed estetici che porta con sé lo studio della Tōken vanno assai oltre quello che è il semplice studio di un manufatto metallico e, in questo senso, si può ben affermare che il patrimonio culturale della Tōken non sia esclusivo del popolo giapponese ma è un patrimonio globale, in quanto unico al mondo.

Tuttavia la Tōken è anche molto “esigente”: impone impegno, costanza e sacrificio per approfondirne la conoscenza; non diversamente da altri campi dell’arte, come sanno bene gli appassionati che affrontano un percorso di studio, per fare un esempio, di storia della pittura o della scultura. Naturalmente si tratta di un percorso non agibile a tutti. Quanti sarebbero disposti, infatti, a scambiare le ferie con un viaggio di studio in Giappone, per musei di spade, magari portandosi appresso la famiglia, anno dopo anno? Anche lo studio sui libri è difficile, poiché i testi sono pochi, spesso costosi e di difficile reperibilità. Non parliamo poi della possibilità di vedere gli oggetti dal vivo e da vicino. Così, a lungo, il campo della Tōken è rimasto appannaggio di una piccolissima cerchia di appassionati. La I.N.T.K. è nata appunto con l’intento di condividere nella maniera più ampia possibile la conoscenza e l’esperienza di una piccola èlite di studiosi, in modo da rendere fruibile questo patrimonio culturale al maggior numero di persone possibile.

Ultimamente i media e il web hanno permesso la diffusione di informazioni sulla Tōken a livello impensabile solo vent’anni fa. Purtroppo, poiché la realtà storica e la leggenda sono talvolta strettamente collegate tra loro quando si parla di Tōken, a partire da ciò che viene tramandato in Giappone, l’informazione che passa a noi Occidentali è in alcuni casi, ancora oggi, lacunosa e poco veritiera. La “sfida” che la I.N.T.K. sta affrontando è proprio quella di approfondire la conoscenza della Tōken, mettendo su due piani distinti leggenda e realtà storica, senza però cadere nel rischio di una diffusione dell’informazione troppo erudita e difficile da comprendere: aumentare il livello “medio” di conoscenza generale, evitando di limitarsi ad una ristretta èlite di esperti. Per ottenere questo obbiettivo stiamo portando avanti da anni attività espositive presso musei nazionali importanti, come il MAO di Torino, corsi base come pure conferenze dal vivo e on line in cui diamo indicazioni il più possibile semplici per inquadrare correttamente l’oggetto “Tōken”. Ci auguriamo che il nostro impegno possa contribuire, con umiltà, a una diffusione sempre maggiore e corretta, nel nostro Paese, di questo straordinario patrimonio culturale.

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RINGRAZIAMENTI

L’evento è stato organizzato da

CIK – Confederazione italiana Kendō

I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai

Comune di Novara

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col patrocino di

Consolato Generale del Giappone

Istituto di Cultura Giapponese

Provincia di Novara

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e con la collaborazione di

Regione Piemonte

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Riprese video a cura di

 Gianfranco Castelli & Simone di Franco

Foto di

 Giorgio Movilli & Andrea Fantuzzi

Montaggio video a cura di

 Federico Guarducci & Francesco Marinelli