di F. Marinelli, M. Pingitore e G. Venier
Sabato 15 Aprile si è tenuto il consueto incontro Kantei Kanshō primaverile dell’associazione questa volta con tema principale sulla rinomata “Scuola Gassan”. Nel pomeriggio si sono svolte le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo e un intervento sulla “Storia della certificazione della N.B.T.H.K.”
L’evento si è svolto a Casa Guidi a Sesto Fiorentino (Fi) e ha raccolto un’ottima partecipazione, infatti si contavano più di 35 appassionati provenienti da tutta Italia.
In particolare Francesco Marinelli e Manuel Coden hanno guidato la conferenza sulla Scuola Gassan, con l’aiuto di slide preparate per l’occasione e una ricca dispensa regalata a tutti i partecipanti da oltre 100 pagine.
La scuola Gassan è una delle poche tradizioni giunte fino ai nostri giorni che affonda le proprie origini in tempi molto antichi e che dopo una “pausa” a inizio periodo Edo, è attualmente una delle più considerate e note.
L’area Dewa Sanzan è caratterizzata da un clima particolarmente freddo e da inverni lunghi rispetto al resto del Giappone. Questo clima rigido avrebbe determinato, secondo alcuni studiosi come Yoshiwaka Kentaro, particolari scelte tecniche nel processo di forgiatura, tali da rendere le lame più adatte ad affrontare le condizioni climatiche fredde del luogo, meno soggette alla rottura. Un importante segno distintivo di tutte le scuole di forgiatura sviluppatesi nell’area, chiamata anche Ura, sarebbe una particolare tipologia del tessuto del metallo (detta hada), dall’aspetto talvolta grezzo, denominata hadatatsu o hadamono, come a esempio la celebre ayasugi hada che appunto caratterizza la scuola Gassan.
È stata ripercorsa la storia della scuola fin dalle sue origini fino ad arrivare alle generazioni attuali. Inoltre grazie alla collaborazione di studiosi giapponesi sono state mostrate ipotesi per la realizzazione della ayasugi hada.
Sono state esposte ben 11 opere della scuola Gassan a partire dal periodo Muromachi, grazie a Massimo Rossi erano presenti:
- Katana shobuzukuri molto dritta, forse un bastone animato, firmata Gassan Sadakazu e datata Meiji 19 (1886);
- Tantō ōsoraku zukuri firmato “Naniwa Gassan Minamoto Sadakazu + kokuin – Keiō sannen Fuyu (Inverno del terzo anno dell’era Keiō [1867]);
- Wakizashi mumei dall’evidente ayasugi hada;
- Katana firmata “Realizzata dall’artigiano imperiale Gassan Sadakazu, di ottantatre anni (Kaō) – Un giorno fortunato del sesto mese del settimo anno dell’era Taishō (giugno 1918)”;
- Katana firmata “Forgiata ed incisa dall’artigiano imperiale Gassan Sadakazu, di ottantadue anni, con l’acciaio rimanente della Tachi realizzata in occasione dell’insediamento al trono dell’imperatore Taishō – Un giorno fortunato del settimo mese del sesto anno dell’era Taishō (luglio 1917), accuratamente (umilmente) forgiata secondo la tradizione Bizen Ichimonji”;
- Sunnobi Tantō firmato “Gassan” del periodo Muromachi;
- Katana firmata “Gassan” del periodo Muromachi;
- Tantō mumei attribuito alla scuola “Gassan” dell’era Eishō (1504~1521);
- Tantō firmato “Gassan” del periodo Muromachi in mamori gatana tachi koshirae, accompagnato dalla scatola in legno originale del periodo Edo riportante un frangente della storia della lama;
- Tantō firmato “Gassan” del periodo Muromachi;
- Ken firmato “Gassan” del periodo Muromachi.
Questo il video dell’esposizione di Manuel circa le prime 9 lame sopra elencate, a seguire i partecipanti hanno potuto studiare queste opere.
La mattinata è passata molto velocemente, non è comunque mancato il tempo per apprezzare una selezione di kodugu, quattro antiche tsuka e un Tenshō koshirae.
A seguire il nostro classico pranzo preparato per l’occasione dalla Sig.ra Gianna e Adriano.
Al rientro si è tenuta l’assemblea per l’approvazione del bilancio consuntivo 2022/preventivo 2023 e le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo.
È stato confermato il C.D. uscente con l’aggiunta di Enrico Ferrarese come consigliere. Cogliamo l’occasione per ringraziare il nostro Presidente Gian Luca Venier, per tutti gli ostacoli burocratici che fino ad oggi si è caricato e superato con molta professionalità e augurare un buon lavoro al tutto il Consiglio Direttivo.
Le cariche sono le seguenti:
Presidente – Gian Luca Venier
Vice Presidente – Vittorio Donanzan
Segretario – Massimo Rossi
Stefano Verrina (Socio Fondatore I.N.T.K.) – Consigliere
Renato Martinetti – Consigliere
Francesco Marinelli – Consigliere
Luciano Ciaperoni – Consigliere
Enrico Ferrarese – Consigliere
A seguire Gian Luca Venier ha tenuto l’intervento riguardo la “Storia della certificazione della N.B.T.H.K.”:
“Tutti gli appassionati della Tōken sanno che il tema della certificazione delle lame è d’importanza cruciale come pure fonte di controversie, le quali fanno parte organica di un qualsiasi sistema di autentica, e di prese di posizione spesso ambigue e opportuniste. Tuttavia, per quanto riguarda la certificazione proposta dalla N.B.T.H.K. sin dal 1948, talvolta le informazioni che circolano in Occidente, o che si trovano in rete, recano errori e spesso non si conoscono, ad esempio, le linee guida che sono state (e sono oggi, coi debiti cambiamenti) alla base di quel sistema di certificazione, come pure si hanno vaghe (e talvolta semileggendarie) informazioni su come la N.B.T.H.K., nei decenni, si sia mossa, nel bene o nel male, per mettere sempre più a punto il suo sistema. Ho scelto di approfondire questo tema, omettendo di citare altri organismi che realizzano certificazioni in Giappone e che ben conosciamo, per il semplice motivo che quello della N.B.T.H.K. è l’unico che abbia destato l’interesse e il coinvolgimento diretto del governo giapponese, che si è più volte premurato che tale sistema fosse perfezionato al meglio per evitare problemi di falsificazione o di conflitti d’interesse. Di fatto, a livello d’interesse governativo, l’unico ente preso in considerazione per la certificazione della Tōken in Giappone è la N.B.T.H.K. e questo ci fornisce, quantomeno, un punto di partenza imprescindibile. Ciò perché, pur tra alti e bassi, la N.B.T.H.K. ha provveduto costantemente a modificare, cambiare, adattare il suo sistema per renderlo sempre più affidabile e coerente. Ho tratto le informazioni recuperando articoli pubblicati il più a ridosso possibile degli eventi maggiormente significativi, come il cambio radicale del sistema di certificazione applicato nel 1981, oppure consultando gli estratti delle interrogazioni parlamentari che hanno riguardato la N.B.T.H.K. ai tempi del governo Abe nel 2006, omettendo di proposito tutto il volume di informazioni, talvolta poco attendibili e fuorvianti, che si può reperire in rete. Conto di realizzare un articolo esaustivo, trascrivendo il contenuto della conferenza, in modo da renderlo fruibile a tutti.”
Il kanshō si è concluso con la nostra classica e informale foto di gruppo, anche se dato il numero elevato di partecipanti… eravamo un po’ stretti!
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