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Intervista con Fujishiro Matsuo

L. Kapp

La seguente intervista con Fujishiro Matsuo ebbe luogo nel 1989 a Tokyo.  Successivamente, Matsuo divenne un Ningen Kokuho, o tesoro nazionale vivente.  È morto nel 2004. Le storie che ha raccontato e le cose di cui ha parlato hanno fornito un tracciato molto interessante del Togi moderno e della famiglia Fujishiro.    

In Giappone oggi, quando si parla di politura, vengono subito in mente solo due tradizioni: la tradizione Honami e la tradizione Fujishiro.  La tradizione Honami risale apparentemente al periodo Muromachi ma la famiglia Fujishiro è attiva nel mondo della spada solo da tre generazioni, a partire dalla fine del secolo. I Fujishiro sono ben noti come lucidatori: Fujishiro Matsuo (藤代松雄1914-2004 ndt) e suo figlio Okisato (藤代興里) sono entrambi di livello mukansa. Sono anche molto rispettati per quanto riguarda la storia e la valutazione della spada.   I 2 volumi “Nippon To Jiten” di Fujishiro Yoshio (藤代義雄, 1902-1945 il fratello di Matsuo ndt) sono il punto di riferimento per i collezionisti.  Matsuo e Okisato hanno pubblicato per molti anni il “Meito Zukan”, un trimestrale in cui tutte le foto sono state scattate da Okisato, uno dei migliori fotografi di spade in Giappone.

Da anni i Fujishiro fanno l’oshigata di ogni spada che poliscono, e viaggiano spesso per esaminare  spade specifiche. la raccolta di oshigata fatti da Yoshio, Matsuo e il loro fratello Takeo (藤代武雄, 1911-1981 ndt) sta ancora crescendo con Okisato tanto che Yoshindo crede che ormai sia più grande di quella del Museo Nazionale di Tokyo.

Considerando l’importanza che la famiglia detiene oggi nel mondo della spada, e la scarsità di informazioni al di fuori del Giappone una breve storia dei Fujishiro sembra opportuna.  Fujishiro Okisato è stato presentato nel capitolo sulla politura nel “Craft of the Japanese Sword” e le sue foto sono state utilizzate anche per illustrare la progressione della politura nello stesso capitolo. 

La seguente storia familiare è basata su conversazioni con Matsuo, sua moglie e Okisato.

La storia della lucidatura della famiglia inizia con il nonno di Okisato, Fukutaro, i cui tre figli furono tutti coinvolti nelle spade: erano Yoshio,Takeo e Matsuo.

Fujishiro Fukutaro (藤代福太郎, 1878-1949).

è stato il primo Togishi del lignaggio Fujishiro. Fu addestrato nella tradizione Kohikawa tra i periodi Meiji e Taisho. Nel tardo periodo Edo c’erano sette scuole principali, ma di queste, solo la tradizione Honami è giunta fino a noi.

Matsuo iniziò a polire con suo padre durante l’estate, a partire dall’età di 14 anni.  A quel tempo vivevano a Kanda, Tokyo, ma in seguito si trasferirono a Kudan, Tokyo (vicino al Santuario Yasukuni) dove attualmente vive Okisato.  Al secondo anno di scuola media, Matsuo lasciò (a malincuore) gli studi per diventare politore a tempo pieno.  Sua madre se ne arrabbiò così tanto che per un po si allontanò da casa e Matsuo rimase con suo padre diventando politore a tempo pieno.

Matsuo aveva quattro sorelle e due fratelli: Takeo e Yoshio di 5 e 12 anni più vecchi di lui.  Una delle  sorelle sposò un fabbricante di saya di nome Takayama (e il mukansa Takayama Kazuyuki presentato in “Craft Japanese Sword” è il loro figlio e nipote di Matsuo).

Il fratello maggiore Yoshio, iniziò a polire all’età di 14 anni ma alla fine accantonò la politura per aprire un negozio di spade.

A 27 anni, nel 1930, Yoshio vendette una lama di Kiyomaro che un certo perito riteneva falsa. A quel tempo la parola di un esperto era vangelo e le persone raramente la contestavano, ma Yoshio non fu d’accordo e iniziò a studiare seriamente le spade e a scrivere per difendere le proprie opinioni.

Per questo motivo Yoshio contrariamente agli schemi iniziò a studiare lo Shinshinto prima del Koto.  Le Shinshinto, che a quel tempo erano quasi nuove venivano considerate praticamente come i Gendaito oggi. Studiare  queste lame con Mei, Sugata e Hamon intatti molto spesso ha portato a opinioni e punti di vista diversi da quelli ortodossi di chi seguendo il sistema tradizionale studia prima le lame più vecchie.

In seguito Yoshio pubblicò il suo primo libro su Kiyomaro: KIYOMARO NO MEI” e Takeo svolse gran parte del lavoro necessario alla stesura.  Yoshio studiò la vita e l’opera di Kiyomaro solo dalle spade esistenti facendo lui stesso gli oshigata. Il libro era molto sistematico e logico, con pochissimo testo, e oshigata che si supponeva parlassero da soli.

Gli oshigata per l’epoca erano insolitamente dettagliati e puliti, nessuno prima si era preoccupato di rendere dettagli così fini delle Mei e degli Hamon. Questo oltre ad essere il primo libro su Kiyomaro ha mostrato le mutazioni delle Mei documentando l’ evoluzione professionale di Kiyomaro attraverso le lame stesse.

Kiyomaro è diventato famoso a quel tempo anche grazie a questo libro e al dibattito che suscitò.  Anche lo stesso Yoshio che aveva 27 anni divenne famoso e iniziò la  carriera di perito e storico per la quale alla fine lasciò le altre attività.

Yoshio scrisse poi un manuale sistematico introduttivo alla spada contenente informazioni come i nomi dei vari  hamon, i nomi dei fabbri con relativi valori, le genealogie, il glossario ecc. Questo manuale ebbe un tale successo che Yoshio riuscì a guadagnarsi da vivere esclusivamente con le sue vendite.

Yoshio ha trascorso anche molto tempo a elaborare le genealogie di altri spadai.  Ha desunto probabili genealogie solo dalle spade e dalle loro mei e si è basato molto poco sui vecchi libri cercando di affrontare l’argomento in modo sistematico e logico.  Studiò prima le lame Shinshinto e tornò al Koto   alterando molte genealogie precedentemente accettate.

Uno dei motivi per cui molte genealogie non erano corrette era che nel periodo Edo (1600-1868), le famiglie di spadai (come ad esempio Tadayoshi) usavano la stessa Mei per molte generazioni. Da questo, molte persone presumevano che anche i fabbri Koto facessero lo stesso e quindi interpretavano le loro lame  seguendo questo schema.  Ma questa non era un’usanza del periodo Koto, quindi Yoshio studiò le lame e le Mei delle Koto per cercare di verificare esattamente quali fossero le vere genealogie e le relazioni tra i fabbri. 

Oltretutto molti dei testi più vecchi spesso non erano accurati e potrebbero non aver distinto esattamente le firme false da quelle vere.

Matsuo ha quindi imparato l’arte di polire la spada con suo padre come  insegnante e Yoshio come critico.

Per sua stessa ammissione Matsuo generalmente non parla molto e preferisce  lucidare.  All’età di 14 anni iniziò con Shiage ossia la rifinitura con Ji-zuya, hazuya, nugui, brunitura ecc. e Yoshio presto sentì che in questo lavoro aveva superato suo padre.

Matsuo dice che suo padre non era troppo attento allo Shiage ma era molto veloce e bravo a mettere la spada sulla pietra e a interpretare i To-ishime (segni che la pietra lascia sulla spada)  Tutto ciò significava anche che come tutti i Togishi dell’era Taisho (1912-’26) era anche molto veloce.

Per una politura veloce Fukutaro addebitava da 16 a 18 Yen che era una tariffa economica. Se lavorava lentamente per un risultato più accurato, faceva pagare 20 yen contro i 50 richiesti da un Togishi di punta. 

Fukutaro era ancora più veloce degli altri e mantenne una media di una spada al giorno anche nei periodi in cui rallentò un po’. Naturalmente molte delle lame erano Gunto o spade dell’esercito destinate all’uso pratico per cui ci si aspettava una lucidatura diversa da quella artistica.

Nel 1937 Matsuo si sposò, acquistò la propria casa vicino al padre e grazie allo stipendio divenne quasi indipendente e potette sperimentare un pò.  Fukutaro aveva 6 lucidatori che lavoravano per lui tra i quali Sumi (il padre di Sumi Kenzo che oggi è un lucidatore mukansa).  Matsuo che era già stato pubblicizzato come un buon lucidatore nel diario delle spade di Yoshio diventò un politore completamente indipendente nel ’43, mentre Yoshio ormai proseguiva solo gli studi di valutazione e le attività di pubblicazione di spade.

Quando Matsuo ha iniziato a lucidare per suo padre, gli sono state mostrate tecniche e metodi generali senza regole o formule assolute quindi ha finito per sperimentare in modo da scoprire cosa funzionava meglio.

In questo modo scelse di eseguire l’ha-dori dalla parte del filo, mentre nel metodo tradizionale Honami si esegue dalla parte del mune.

Matsuo ha finito per sperimentare e fare ciò che funzionava meglio per lui cosa che non sarebbe  accaduta sotto gli Honami che hanno regole estremamente rigide su tutti gli aspetti della lucidatura e insegnano agli studenti metodi molto dettagliati per ogni cosa.  Matsuo ha fatto ciò che era meglio per se stesso e incoraggia i suoi studenti a comportarsi allo stesso modo.  Pertanto, i vari studenti dei Fujishiro lucidano in modo diverso l’uno dall’altro e sono incoraggiati a utilizzare qualsiasi stile o tecnica funzioni meglio per loro.  Sia il padre che il fratello commissionarono a Matsuo molte politure,  dandogli suggerimenti e critiche ma lasciandolo libero di sperimentare la sua tecnica.

Quando la guerra finì in Showa 20 non ci furono lavori di lucidatura. Il paese si stava riprendendo e c’era carenza di cibo e materiali, e inoltre, tutte le armi comprese le spade erano state confiscate.  Ciò  comportò una pausa di 2 anni nella carriera di Matsuo e della maggior parte dei lucidatori. Ma nel maggio del 1948(?) fu nuovamente legale possedere spade percui ripresero le pubblicazioni in proposito.

Durante i primi 2 anni dopo la guerra, Matsuo e la sua famiglia dovettero lasciare Tokyo per sopravvivere.  Alla fine del ’46 Matsuo tornò a Tokyo.  Credendo che solo 2 lucidatori fossero in grado di guadagnarsi da vivere a Tokyo in quel momento: se stesso e Ono (che oggi è uno dei 2 Togishi con il titolo di “Tesoro nazionale vivente” o “Ningen Koku Ho”).  A quel tempo lucidavano principalmente per i musei, ma non doveva essere una vita facile e Okisato racconta molte storie su quanto, e per quanti anni, fossero poveri dopo la guerra. 

Anche il padre di Matsuo, Fukutaro, tornò a Tokyo e riprese a lucidare in quel periodo.  Morì nel 1949.

Matsuo iniziò ad attirare studenti in quell’anno.  I suoi primi allievi furono Kawabata e Sumi Kenzo.  Allora la lucidatura non era molto redditizia quindi la maggior parte dei lucidatori ritenne necessario avviare qualche altro tipo di attività, spesso trasformandosi in commercianti di spade.

Alla fine della guerra le forze di occupazione statunitensi iniziarono a confiscare tutte le spade.  Quando ciò accadde Yoshio sentì che questa sarebbe stata la fine delle spade e di tutto ciò per cui viveva  così, solo pochi mesi dopo, Yoshio è semplicemente scomparso. Non se ne è più saputo nulla, e nessuno sa ancora oggi cosa gli sia successo (all’epoca aveva 43 anni).

Yoshio aveva iniziato a pubblicare un diario trimestrale sulla spada, The Meito Zukan nel ’41 ma dovette interrompere a causa della guerra.  Nel ’51 Matsuo ha ritenuto di doverne ricominciare la pubblicazione per continuare gli sforzi e la memoria di suo fratello.  Allora era troppo costoso per lui stamparlo, distribuirlo, o usare le fotocopie.  Quindi nei primi numeri, usò la luce del sole per stampare su carta cianografica un’ unica copia da esporre nella vetrina del suo negozio.

Anche sua moglie iniziò a scrivere, stampare, valutare e fare oshigata per far funzionare il Meito Zukan, e questo fu un grande sforzo da parte sua e di Okisato per molto tempo.

Matsuo trova molto divertente lucidare diversi tipi di spade nel tentativo di far emergere le loro migliori qualità e migliorare il loro aspetto, e trova che le lame Koto danno risultati piuttosto variabili e dipendono fortemente dal singolo lucidatore e dal metodo utilizzato.  Ritiene che sia una sfida, e un divertimento, fare bene tutte le lame su cui sta lavorando.

Quando era agli inizi della carriera (1936ndt) una combinazione particolare contribuì a stabilire la sua reputazione: qualcuno fece polire una lama di Kunitoshi da un costoso lucidatore pagando 50 Yen ma il lavoro non era soddisfacente e la linea nioi e l’hamon non erano visibili. Perciò Yoshio portò la spada a Matsuo per ripulirla.  Matsuo fu in grado di tirare fuori il nioi e l’hamon completo per circa 20 Yen. Ciò avvenne nel 1926 quando aveva 23 anni e lo rese molto noto.  Da quel momento iniziò a ricevere molte buone spade su cui lavorare.

La storia della lucidatura è piuttosto vaga e difficile da documentare, ma Matsuo aveva le sue opinioni sull’argomento. Ritenendo che prima di Keicho (1596-1614) i lucidatori usassero già ha-zuya, ma nella maggior parte dei casi la loro lucidatura consentiva solo all’hamon di essere visibile  e probabilmente non al jihada.  Pensava che ji-zuya e nugui fossero entrati in uso durante il periodo Edo, e che la finitura kesho (hadori) si fosse sviluppata solo nei tempi Meiji.  Secondo Matsuo il valore artistico delle spade è diventato più importante con l’ incremento del commercio nel periodo Meiji, percui anche la lucidatura migliorando l’aspetto della lama crebbe d’importanza.  Prima di allora pensa che ci fosse poca attività di compravendita e l’estetica avesse un peso minore. nelle spade.  Ricorda che quando era giovane, vedeva buone spade, ma a quel tempo non avevano una finitura kesho (decorativa).

Matsuo ritiene che una buona spada non dovrebbe aver bisogno di una finitura hadori: solo il Ji e l’Ha dovrebbero apparire chiaramente e tutto il suo carattere e la bellezza dovrebbero essere evidenti.  Le sue spade preferite sono le Ko-Bizen e le lame di Nagamitsu e Kotetsu.

Quanto sopra dà un’idea del background di Matsuo e Yoshio Fujishiro.  La famiglia Fujishiro ha dato importanti contributi al mondo della spada nella lucidatura, nella valutazione, nello studio, nella storia e nell’editoria .

I loro risultati sono particolarmente impressionanti, perché tutti parlano sempre delle due tradizioni di lucidatura: Honnami e  Fujishiro.  È quindi sorprendente scoprire che i Fujishiro comparvero nel mondo della spada solo intorno alla tarda era Meiji e Taisho: in tempi moderni.

Leon Kapp

Genealogia:

Fujishiro Fukutaro (藤代福太郎, 1878-1949).

Figli:

Fujishiro Yoshio (藤代義雄, 1902-1945);

Fujishiro Takeo (藤代武雄, 1911-1981);

Fujishiro Matsuo (藤代松雄, 1914-2004);

Figlio di Matsuo:

Fujishiro Okisato (藤代興里)

Figlio di Okisato:

Fujishiro Tatsuya (藤代龍哉)