di Stefano Verrina

La mostra sul mondo dei Samurai, tenutasi a Milano in occasione dei Campionati Mondiali di Kendo, è stata organizzata in collaborazione tra la nostra associazione INTK, la CIK – Confederazione Italiana Kendo e Giuseppe Piva, noto dealer di arte samuraica.  

Dopo una lunga ricerca per lo spazio espositivo, abbiamo avuto la fortuna di ottenere il supporto del Museo del Design, un museo privato che ha immediatamente accettato e sostenuto la nostra iniziativa. Lo spazio museale ci ha colpito subito: una vecchia stazione di trasformazione molto particolare, che sembrava la chiostra di un convento con un colonnato a delimitare il percorso e un piedistallo centrale che innalzava naturalmente la collocazione delle armature. Si prestava perfettamente all’esposizione dei nostri oggetti. Tuttavia, essendo lo spazio limitato, abbiamo dovuto adattare la scelta degli oggetti da esporre, seguendo la conformazione della sala con 4 teche nel corridoio di sinistra e 3 teche in quello di destra. Due pannelli retroilluminati, uno all’inizio e uno a metà tra i due corridoi, delimitavano lo sviluppo della mostra.

La mostra si è concentrata su un excursus di 28 lame esposte nelle prime 3 vetrine di sinistra, partendo da esemplari risalenti al 1280 fino ad arrivare a lame prodotte ai giorni nostri.

Nella quarta vetrina, l’allestimento espositivo metteva a confronto in modo chiaro le differenze che si sono sviluppate nei secoli. Grazie all’esclusività offerta dalla nostra associazione, è stato possibile mostrare in formato tridimensionale i sugata delle spade giapponesi, permettendo di valutare l’evoluzione della spada giapponese dagli albori fino al XVII secolo, periodo in cui terminarono le grandi guerre e i Tokugawa normalizzarono i dettami.

Nel corridoio opposto all’entrata erano presenti quattro vetrine piane: nelle prime due era esposta una vasta selezione di tsuba e kodogu, mentre nella terza si trovavano l’esploso di un koshirae e diversi tantō con relative montature.

La quarta vetrina era dedicata al wakizashi della nostra associazione, insieme ai tantō gassaku e a tsuba forgiate dal maestro Yoshindo Yoshihara.

Giuseppe Piva ci ha fornito quattro bellissime armature complete, di grande valore, che, montate sul piedistallo centrale, davano un forte impatto scenico al visitatore al suo ingresso nella sala espositiva. Oltre alle armature, ha fornito kabuto, menpō e ventagli da guerra (gunsoku), collocati nelle 3 vetrine opposte al corridoio delle lame.

Le tre vetrine nel corridoio di destra erano allestite con kabuto, menpō, katanakake con koshirae e ventagli da guerra. Era esposto anche un rotolo (XVII-XVIII secolo) raffigurante antichi samurai che praticavano le varie arti del budō, mostrando gli albori del Kendo moderno, in modo da mantenere il legame con l’evento sportivo in corso a Milano. Inoltre, erano presenti alcune stampe a tema, sia ukiyo-e che sumi-e, per mostrare come le armature venivano raffigurate nell’iconografia giapponese classica.

All’interno della mostra erano presenti due pannelli retroilluminati. Il primo offriva una breve descrizione storica, essenziale per contestualizzare lo sviluppo delle armi e delle armature nella storia giapponese. Un altro pannello retroilluminato mostrava l’esploso di un’armatura e di una lama, con la nomenclatura delle varie parti, per dare al visitatore un’idea chiara di cosa stesse osservando. Era inoltre presente una grande mappa del Giappone, suddiviso per province, con evidenziate le Cinque Tradizioni, chiamate Gokaden, che rappresentano il nucleo della nascita e dello sviluppo della spada giapponese. Veniva proiettato anche un video sulla forgiatura delle spade giapponesi, che mostrava tutte le fasi della realizzazione, dalla scelta delle sabbie ferrose fino alla lucidatura finale.

La mostra era principalmente un’esposizione di pezzi di grande bellezza, in cui si è cercato di evidenziare l’estetica degli oggetti esposti, piuttosto che focalizzarsi sugli aspetti didattici.  

Grande successo di pubblico e attenzione da parte della stampa e della televisione (Rai 2).

Dicono di noi:

CORRIERE DELLA SERA

Alcuni commenti dai social, grazie veramente a tutti!

Pillole video dalla mostra: