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Samurai Art Expo 2018

di Enrico Ferrarese e Francesco Marinelli

Dal 15 al 17 Giugno si è tenuto ad Utrecht, in Olanda, il primo Samurai Art Expo. L’evento è stato organizzato dalla N.B.T.H.K. European Branch e dalla The Token Society of Great Britain con lo scopo di incoraggiare e sostenere lo studio, l’apprezzamento e la conservazione delle lame d’arte giapponesi, delle armature e degli oggetti ad essi correlati. Sono stati capaci di riunire dealer, collezionisti, studiosi ed appassionati provenienti da tutto il mondo. L’intento del programma degli incontri e delle mostre era quello di contribuire a preservare questa forma d’arte unica, che ha svolto un ruolo culturale così importante nella società giapponese per oltre 1000 anni.

Locandine del Samurai Art Expo.

È sempre stato abbastanza difficile trovare un punto di contatto comune per tutta la Comunità Europea e per le singole Associazioni dei vari paesi del vecchio continente, soprattutto se messe in relazione alle possibilità ed alle dimensioni di quelle oltreoceano. Con spirito di sfida e voglia di rilancio però stavolta si è riusciti ad individuare un luogo abbastanza comodo per tutti, che fornisse terreno fertile ed attrattiva per un evento ambizioso.

L’Expo, una vera e propria fiera a tutto tondo, è stato ben programmato all’interno del Teatro Beatrix a due passi dal centro storico della città e comodissimo a tutti con servizi ben raggiungibili a piedi: bar, stazione, ristoranti ed hotel.

Teatro Beatrix.

La I.N.T.K. e la N.B.T.H.K Italian Branch non potevano mancare e così una piccola delegazione di alcuni soci si è data appuntamento direttamente in Olanda il Venerdì sera.

“Siamo arrivati all’aeroporto Shiphol di Amsterdam passate le 21, ci siamo trasferiti nella città universitaria di Utrecht ed una volta fatto il check-in in hotel ci siamo diretti nel centro storico per mangiare qualcosa.

La mattina dopo è stato a dir poco esaltante poter rincontrarsi tra amici e finalmente accedere al’Expo.

Simone di Franco, Massimo Rossi, Enrico Ferrarese e Francesco Marinelli in rappresentanza di I.N.T.K. ed N.B.T.H.K. Italian Branch.

Appena entrati lo spazio a disposizione era ampio e con un layout ben pensato. Una prima zona di transizione con tavoli, mappatura dell’Expo, zona ristoro e per dimostrazioni di iaidō. Si accedeva poi ad un ampio salone contenente ai lati gli stand dei vari dealer ed artigiani, allestimento che ricordava il Dai Token Ichi di Tōkyō, ed al centro una grande esposizione con le varie fasi della nascita di una tōken.

Salone del Samurai Art Expo e fasi della nascita di una tōken.

Proseguendo era sviluppata l’area dedicata alle letture ed agli interventi didattici, qui vi erano esposte importanti lame antiche con certificati Jūyō e Tokubetsu Jūyō (ad esempio la TokuJū: Bizen Fukuoka Ichimonji Yoshimune con tachi mei Yoshimune – 吉宗; e la Awataguchi Norikuni), Ko tsuba provenienti dalla collezione Sasano, tsuba firmata Nobuie, Higo tsuba e Koshirae, Tensho Koshirae, Edo tsuba, una lama di Gassan ed il famoso utsushi del meibutsu Yamatorige di Ono Yoshimitsu.

Sul blog dell’evento ulteriori foto ed info delle opere esposte: https://samuraiartexpo.com/blog/

Tutte opere che raramente si possono vedere in Occidente. Abbiamo avuto anche la fortuna di poter ammirare dal vivo le famose opere dello tsubashi Ford Hallam, tra le quali anche il suo strepitoso utsushi katsuhira’s tiger.

Massimo Rossi che osserva l’utsushi katsuhira tiger di Ford Hallam.

Tra gli stand abbiamo potuto osservare, e per qualcuno di noi comprare, opere di alto livello: kabuto, katchu, tōken, koshirae, kodogu, ceramiche, inro,  ukiyo-e ed altro ancora.

Enrico Ferrarese e Francesco Marinelli che osservano delle lame esposte.

Segnalo due artigiani inglesi dei quali abbiamo potuto osservare i loro lavori e sono rimasto impressionato dalla loro tecnica: David Thatcher e Mike Hickman-Smith, il primo restauratore di armature ed il secondo di koshirae ed urushi.

Stand di David Thatcher e Mike Hickman-Smith – Layout dell’Expo.

Abbiamo avuto il piacere di fare interessanti scambi di opinione con colleghi tedeschi, olandasi, francesi, inglesi, finlandesi, giapponesi e canadesi, nonché con i membri delle altre varie associazioni. Dopo un breve intervallo per la pausa pranzo,  la fiera è continuata spedita.

Continue letture ed istruttivi approfondimenti sono sempre stati proposti a ripetizione, con possibilità alla fine di domande in stile botta & risposta, ma pur sempre permettendo ai vari visitatori di poter continuamente passare da un’area all’altra. Il livello è stato adeguato sia per i più navigati che per gli appassionati di primo pelo, il dover assistere il tutto in lingua inglese non è stato un problema, dato che fortunatamente quando si inizia a studiare quest’arte si è costretti ad usare un linguaggio tecnico, quello giapponese, ormai ben noto a tutti noi. In ogni caso tutto è stato ottimamente corredato da un impianto audio-video, con slide e testi di accompagnamento, così che anche quando sfuggiva un qualche passaggio lo si poteva comunque recuperare.

Scatti durante le conferenze.

Questo il programma svoltosi:

10:15   Benvenuto ed Apertura Expo — Echard Kremers & Paul Bowman

10:30 – 11:15  Lettura 1   Ko-Ji Sukashi — Echhard Kremers

11:30 – 12:15  Lettura 2  Uchi-Zori — Graham Curtis

13:30 – 14:15  Lettura 3  Gokaden — Paul Bowman

14:30 – 15:00  Lettura 4  Kanayama (TBC)

15:15 – 16:00  Lettura 5  Tensho to Higo —  Mark Radburn

16:00 – 16:15  Lettura 6  Il nuovo Museo NBTHK — Hans Eschbaum

16:30 – 16:45  Lettura/Seminario  Introduzione al Kantei — Paul Bowman

16:45 – 17:30  Kantei e Spiegazione — Echard Kremers & Paul Bowman

La giornata, piacevolissima, è continuata anche oltre le mura della fiera, in quanto l’atmosfera che si era venuta a creare era talmente amichevole che si è materializzata la volontà di andare fuori a cena assieme con gli organizzatori e Presidenti delle associazioni, alcuni esponenti e lecteurs, così si è potuto continuare a godere di una gustosa e stimolante compagnia fino a serata inoltrata, quando poi ci si è divisi, e mentre alcuni sono ritornati in albergo, altri ne hanno approfittato per bersi una buona birra in centro di Utrech.

Niente di meglio di una cena tra amici, vecchi e nuovi, legati dalla semplice passione e voglia di stare insieme!

Centro di Utrecht.

La Domenica si è svolta parimenti con lo stesso interesse e si è avuto anche tempo per fare qualche acquisto, dato il buon rapporto qualità/prezzo degli articoli in vendita, ed anche poter chiacchiere con più calma con i dealer, tra cui anche il nostro buon Giuseppe Piva che esponeva importanti lame ed armature.

Stimolante e alquanto educativo è stata la sessione di kantei con ovviamente i nakago delle tōken esaminate coperto. Dovevamo analizzare tre lame con un solo minuto a disposizione per ognuna di esse, non è stato facile: una Ko Mihara den, una Hizen Tadayoshi Shodai ed infine una Bizen den. Al termine ognuno di noi ha potuto dire la sua a riguardo, guidati da Paul Bowman e Eckhard Kremers, è stato molto istruttivo e ci auguriamo che ci possano essere altre opportunità analoghe.

Alla fine della fiera, una volta recuperati i bagagli che avevamo lasciato nell’apposito guardaroba, ne abbiamo approfittato per andare a fare una passeggiata in centro alla vicina Amsterdam per poi rientrare, carichi e forti di una meravigliosa esperienza.”

Per essere stata la prima manifestazione del genere in Europa, con obiettivi ambiziosi, è stata sicuramente riuscita ed ha contato qualche centinaio di presenze.  Personalmente mi aspettavo un’affluenza maggiore di studiosi, collezionisti e curiosi, in particolare dall’Italia, comunque essendo la prima edizione posso immaginare che ci potessero essere persone scettiche, ora ci sono tutti i presupposti giusti per poter essere riproposta l’anno prossimo, migliorata, ingrandita e con più partecipanti.

Alcuni personali e piccoli suggerimenti per il futuro: conferenze e materiale didattico introduttivo sulle lama d’arte giapponese per le persone alle prime armi e curiosi; teche meglio illuminate per poter apprezzare con più facilità le caratteristiche delle lame esposte e didascalie più complete; faretti per avere la corretta illuminazione durante la sessione di kantei e quest’ultimo svolto su lame tutte firmate.

Che dire, come comunità italiana speriamo di riuscire a organizzarci meglio per l’anno prossimo, così da potervi partecipare in numero maggiore, magari coordinandoci per tempo.

Ancora un grazie agli organizzatori per il duro lavoro svolto in questi mesi e per averci accolto così calorosamente, è sempre un piacere rincontrare vecchi amici e conoscerne di nuovi da tutto il mondo.

Alla prossima Expo!

Maggiori info sul sito dell’evento: https://samuraiartexpo.com

Galleria Fotografica: